
Alphonse Daudet (1840-1897),
fu uno degli scrittori più noti e versatili della Terza Repubblica francese.
Giornalista, romanziere, commediografo, coniugò una vena lirica e sentimentale –
celebre nelle Lettres de mon moulin (1869) – con un gusto spiccato per la
satira sociale e politica. Tra le sue opere più importanti si ricordano
Tartarin de Tarascon (1872), Jack (1876), Le Nabab (1877) e
Les Rois en exil (1879), romanzi che oscillano tra la farsa, la denuncia
sociale e l’analisi psicologica. I suoi romanzi riflettono con lucidità
disincantata le trasformazioni della società borghese, il declino dei valori
romantici e l’ascesa di una nuova classe intellettuale spesso più interessata al
prestigio che al pensiero.
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