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In una Finlandia di confine, lontana nel tempo e nello spazio, la giovanissima
Marja conduce un'esistenza apparentemente serena al fianco del marito, molto più
anziano di lei. Uomo virtuoso e caparbio, ma assai introverso, Juha l'ha sposata
contro il parere della madre e degli altri familiari e ha costruito per lei una
grande casa nella foresta, inseguendo il sogno di un amore puro e sincero.
Annoiata però dalla vita coniugale, fatta di duro lavoro e scarse passioni, Marja non smette di sognare la fuga verso un altrove vago e idealizzato. Un
giorno alla loro dimora arriva Šemeikka, affascinante trafficante careliano che,
colpito dalla grazia della padrona di casa, tenta di sedurla con promesse e
parole appassionate, proponendole di lasciare quel marito zoppo e un poco
paterno, e partire con lui lungo le correnti impetuose dei fiumi del nord,
verso le misteriose terre d'oltreconfine della Carelia russa...
Il dramma del sentimento, l'ambivalenza degli affetti, l'atto d'odio e
d'amore di Juha trovano compimento nella tragedia purificatrice, suggello
di un animo libero che non ha più bisogno delle istituzioni per affermare la
propria incontrovertibile fede nei valori umani.
Capolavoro indiscusso della letteratura finlandese, pubblicato nel 1911, il
fiore più rivoluzionario e discusso della maturità artistica di Juhani Aho ha
ispirato due opere (Aarre Merikanto e Leevi Madetoja) e ben quattro pellicole,
tra le quali l'indimenticabile film muto di Aki Kaurismäki. Dello stesso autore:
Panu |
Lo sviluppo verso la direzione
del dramma umano, un fiume sotterraneo che avvertiamo scorrere sotto la penna di Aho,
ha raggiunto in quest'opera il suo risultato più alto e proporzionato, donando
allo spaccato della vicenda uno spessore raro, imprimendo ai fitti dialoghi una
forza dirompente e prestando all'intreccio una tensione e un ritmo prima
sconosciuti.
Veikko Antero Koskenniemi |